Nome: Rosetta Bianchini
Stato: Attivo
Ultimo indirizzo conosciuto: Roma, IT
Luogo di nascita: Frosinone, IT
Data di nascita: 14/08/1990
Razza: Capra
Genere: Femmina
Lingue: Caprino, Italiano, Inglese
Qualifica: Avvocato
Manto: Bianco
Occhi: Marroni
Segni particolari: Nessuno
Famiglia: Ambrogio Bianchini, Padre
Lucia Merletti, Madre
Giovannina Bianchini, Sorella
Dora Bianchini, Sorella
Educazione: Scuola primaria e secondaria a Frosinone
Università a Roma

Cresciuta in un piccolo paesino rurale ai confini del Lazio, figlia di una tradizione contadina, Rosetta ha da sempre mostrato un animo ribelle. Saltò la scuola più volte per protestare contro i produttori di OGM insieme a un gruppo di capre e di mucche. Laureatasi col massimo dei voti e degli onori in giurisprudenza, Rosetta ha intrapreso la lunga e tortuosa carriera legale, battendosi per i diritti degli animali e la salvaguardia degli oceani. Col passare del tempo, la sua protesta si è trasformata in un vero e proprio lavoro.
Questa amabile creatura offre inoltre consulenze legali gratuite per tutte le famiglie che non possono permettersi un buon avvocato.
Da sempre alla ricerca di nuove sfide, è entrata in contatto con i Time For Revolution casualmente in un giorno qualunque. Antonio G. stava parlando a una folla di giovani, e Rosetta rimase colpita dalle parole del leader. Preso un volantino e riposto nella tasca del suo gilè di spillette, arrivata a casa lesse e rilesse quel pezzettino di carta spiegazzata con avidità, realizzando quanta affinità sentiva verso quel gruppo di animali manifestanti. Decise di aderirvi, e ora tra le sue mansioni c’è qualcosa di nuovo: rappresentare legalmente i Time For Revolution.

DOSSIER

Cibo salubre produzione e sicurezza alimentare

I sistemi alimentari di tutto il mondo sono responsabili di oltre un terzo delle emissioni mondiali di gas a effetto serra di origine antropica. Secondo uno studio pubblicato su Nature Food1, le emissioni riconducibili ai sistemi alimentari, a partire dai cambiamenti nella destinazione d’uso dei terreni per arrivare alla produzione agricola e, infine, ai settori dell’imballaggio e della gestione dei rifiuti, abbiano raggiunto un volume pari a 18 miliardi di tonnellate di CO2. Un impatto non più sostenibile che ha portato l’Europa ad adottare una nuova strategia, denominata “Farm to fork”, con l’obiettivo di costruire un sistema alimentare sostenibile, salvaguardare la sicurezza alimentare e tutelare i cittadini europei e la natura. Gli obiettivi sono quelli di ridurre del 50 per cento l’uso e il rischio dei pesticidi chimici, di ridurre di almeno il 20 per cento l’uso dei fertilizzanti, ridurre del 50 per cento le vendite di antimicrobici per gli animali da allevamento e per l’acquacoltura e destinare almeno il 25 per cento della superficie agricola all’agricoltura biologica2. Ma per avere cibo salubre e sostenibile non è necessario solamente ridurre le emissioni, ma sarà fondamentale cambiare il nostro modo di produrre, acquistare e consumare cibo. Al tempo stesso sarà necessario tutelare tutti gli aspetti economici della filiera alimentare, generando compensi economici più equi e aprendo nuove opportunità commerciali. Ancora oggi viviamo in un’epoca di paradossi: da un lato oltre 800 milioni di persone soffrono per carenza di cibo. Allo stesso tempo, 2,1 miliardi di persone soffrono di obesità o sono in sovrappeso. E tutto questo anche a dello spreco alimentare che vede un terzo della produzione mondiale di cibo durante tutta la filiera perduto. La quantità di cibo sprecato è quattro volte superiore a quanto necessario per sfamare le persone denutrite nel mondo3.


[1] http://www.fao.org/news/story/it/item/1379526/icode/

[2] https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/society/20200519STO79425/la-strategia-dell-ue-per-costruire-un-sistema-alimentare-sostenibile

[3] https://www.barillacfn.com/it/divulgazione/paradosso/